Con un ampio e suggestivo repertorio di fotografie e disegni, il libro racconta della civiltà delle Ville Venete, del loro ruolo nell’economia del territorio, del peso della tradizione che anche grazie a esse si è formata. La scena indagata è il Veneto tra lago di Garda e laguna di Venezia con il suo patrimonio materiale – l’arte e l’architettura – e immateriale, la storia, la cultura, le consuetudini e tradizioni. Senza dimenticare una serie di approfondimenti rivolti ai colli di Conegliano e Valdobbiadene e al Delta del Po, due importanti ecosistemi di biodiversità ambientale, ma anche due spazi di forte valenza storica e culturale.
Il volume è illustrato con 300 fotografie inedite, a colori di grande formato e qualità, scattate da Giancarlo Gardin durante oltre 25 anni, (1980-2015) e arricchito da importanti documenti e saggi di esperti. In particolare mi piace segnalare la sezione dedicata alla coltivazione sistematica della vite (…e che ancora oggi continua) e di come fu coltivata nella Serenissima Repubblica di Venezia, culla di una delle maggiori civiltà, ed ebbe inizio quasi dieci secoli fa negli stessi luoghi dove vennero poi costruite le Ville – alcune commissionate ad Andrea Palladio, altre a grandi architetti vissuti prima e dopo di lui – da quelle stesse nobili famiglie veneziane convertite alla nuova economia agricola, ancora presente nei testi di studio con il nome di “Santa Agricoltura”.