Gita fuori porta e nella memoria: l’ex: stabilimento Bugatti

Gita fuori porta e nella memoria: l’ex: stabilimento Bugatti

La nostra proposta di oggi è quella di una visita all’ex stabilimento della Bugatti Automobili spa, per provare a rivivere un pezzo di storia automobilistica italiana.

La storia della Bugatti in Italia inizia nel 1987, quando l’imprenditore Romano Artioli acquista il marchio dal gruppo francese SNECMA e decide di costruire una fabbrica in provincia di Modena, nella “terra dei motori” per eccellenza, a Campogalliano nella provincia di Modena.

Il sogno di Artioli è quello di realizzare uno stabilimento all’avanguardia, sia dal punto di vista architettonico sia da quello tecnologico, in linea con le automobili che ha intenzione di produrre.

Per realizzarlo incarica lo studio dell’Architetto Giampaolo Benedini.

Il risultato sono volumi puri: prismi a pianta circolare o quadrata, blu come la livrea del marchio Bugatti, per gli uffici e gli spazi di rappresentanza; mentre la produzione è ospitata dentro ai grandi padiglioni a shed, scanditi da setti verticali in cemento armato che si aprono verso il paesaggio.

L’architettura di Benedini è scenografica nel suo dialogo col territorio, fortemente caratterizzato dalla presenza dell’ arteria autostradale e allo stesso tempo concepita per il benessere di chi ci lavora.

Infatti la fabbrica voluta da Artioli deve soprattutto esprimere il suo essere luogo di lavoro a vocazione “sociale”, creare un legame forte di comunità tra coloro che vi lavorano, a prescindere dal ruolo in azienda.

Purtroppo il sogno dura solo pochi anni: una serie di vicissitudini non solo finanziarie, porta alla dichiarazione del fallimento della Bugatti Automobili, decretato dal Tribunale di Modena nel settembre 1995. La produzione si ferma e la struttura viene svuotata.

Ma il cuore e l’anima che hanno animato il sogno fino a quel momento sono lì ancora oggi: animati dalla cura di Ezio Pavesi, da sempre custode della fabbrica, e di suo figlio.

Sono loro che dovete contattare se volete visitare e ammirare le caratteristiche architettoniche dello stabilimento, ma soprattutto godere dei tanti aneddoti legati alla sua storia. Fatelo tramite la loro pagina Facebook, sarà un’esperienza indimenticabile.

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