EDISON è con il FAI per la sostenibilità del nostro patrimonio

EDISON è con il FAI per la sostenibilità del nostro patrimonio

Quando si nomina il FAI (Fondo Ambiente Italiano), che dal 1975 e senza scopo di lucro, si occupa della salvaguardia e della valorizzazione del patrimonio artistico e naturale del Bel Paese, l’immagine che vi siamo soliti associarvi è di quella  di grandi e piccoli luoghi di pregio che, dopo essere stati restaurati e in ogni caso ricondotti alla loro bellezza originaria vengono restituiti al grande pubblico, perché ne possa godere.

E tuttavia mentre beneficiamo di tanta bellezza, difficilmente ci sfiora l’idea che anche solo la manutenzione ordinaria di questi luoghi abbia un costo, e non da poco.

Rendere più sostenibile dal punto di vista ambientale il patrimonio del FAI è l’obiettivo del nuovo progetto di collaborazione tra FAI ed Edison.

Il tutto ha preso avvio con un intervento di smart audit presso la sede della Cavallerizza di Milano (via Foldi) ex  maneggio militare Radetzky e oggi sede dell’emeroteca della Biblioteca Braidense, che vi conserva i suoi volumi storici, e degli uffici  dello stesso FAI. Gli obiettivi sono la diagnosi energetica e la rilevazione dei consumi oltre alla messa in evidenza delle aree di miglioramento dell’utilizzo energetico.

Il piano di efficientamento energetico proseguirà con nuovi smart audit; precisamente a Villa Necchi Campiglio a Milano, Villa Panza a Varese, Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia, in provincia di Padova, e presso il Castello e il Parco di Masino a Caravino, nel Torinese.

Con l’efficientamento di tutti i beni del FAI, secondo una stima della Fondazione, sarebbe possibile raggiungere un abbattimento delle emissioni di CO2 di circa 500 tonnellate l’anno e un risparmio economico per la spesa energetica di circa 200 mila euro ogni anno.

Edison e FAI collaborano dal 1996 ed ora con questo grande progetto di efficientamento energetico aiutano tutti noi non soltanto a ricordare che l’Italia ha bisogno di qualcuno che si prenda cura dei suoi beni culturali e della sua storia, ma anche che questo è il modo giusto di rapportarsi a una delle grandi emergenze del pianeta, quella energetica.

Un bel modo per iniziare l’anno!

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